
È pellegrino chi va in bicicletta?
Qualcuno lo definirebbe turista o sportivo ma la bici è anche altro.
Ci sono momenti che getteresti la bici nel campo, altri in cui non vorresti mai scendere, discese alla "ma chi me lo fa fare", tratti con il vento che ti scuote o che ti impedisce di avanzare.
Poi (e chi ha questo hobby lo sa bene) ci sono momenti in cui regna il silenzio, non senti più neanche il rullare dei copertoncini e inizi a pensare.
Non è una situazione normale è un pensare profondo, che tu sia solo o in gruppo, persino in gara.
Ti vengono in mente cose del passato come fossero scolpite nella roccia, gli errori e le felicità, pensi al futuro come non hai mai fatto prima oppure ti cattura completamente un profumo, un suono di lontano, una nuvola.
Quasi un distacco dal tempo.
Questa tappa di saliscendi in mezzo al verde rendeva tutto questo molto facile; come i ciclisti ci si imbestialiva e ci si rasserenava allo stesso tempo. Bastava un campo di erba medica, una volpe, il volteggiare di un rapace.
Chi fa un giro in bici fa un piccolo pellegrinaggio ogni volta.
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Mirko (giovedì, 20 luglio 2017 20:42)
...allora anch'io pellegrino!
Roberto (venerdì, 21 luglio 2017 20:52)
Ma certamente, l'importante è non virare verso il cicloinvornito...