
Il pellegrino è un uomo (o donna) che non deve chiedere mai? (come recitava un adagio di una vecchia pubblicità)
Oppure ci sono volte in cui cavarsela coi propri mezzi è meno pellegrino di chiedere un sostegno?
Non conosco la risposta.
Oggi tappa breve ma durissima, oltre 1200 metri di dislivelli in salita e meteo avverso.
A dire il vero la mattinata era partita tranquilla, un bel sole e aria fresca.
Si sale ma la fatica è mitigata dal paesaggio e dal clima.
Poi si inizia a combattere con il traffico, le deviazioni faticose, ed i soliti tafani.
Il tempo di un ultimo panino in Francia e cadono le prime gocce di pioggia.
Si riparte ma dopo poco si scatena il finimondo, siamo costretti a deviare per piste da mtb e poi a cercar riparo in un forte che ci ricorda che ci troviamo in terra di frontiera. Dei bagni pubblici in calcestruzzo ora molto puliti e fortunatamente ospitali tradiscono una origine bellica ma ci riparano da una pioggia mista a grandine.
Freddo.
Il cielo sembra concedere una tregua ed allora si riparte fra rombi di tuono poco rassicuranti.
La strada è aspra.
Sul ciglio mucchietti di grandine che tradiscono il fatto che quì non era mista ad acqua...
Il freddo aumenta, sta per riprendere a piovere.
Un gruppo di case appare come un'ancora di salvataggio, ne scegliamo una con due tetti ad angolo per avere un opzione...
- Bonjour!
- Eh, insomm... Bonjour a vous! Possiamo ripararci quì dalla pioggia?
- Bien sûr. Voi avete freddo, presto riparate nel garage
- Non vorremmo dist...
- Vîte!
- Ok.
- Avete bisogno di qualcosa di caldo...
Sì ne avevamo bisogno.
Beh a farla breve la signora ci ha ospitato fino al diminuire della piggia nel salone offrendoci del te caldo che ci ha rimesso al mondo assieme alla sua compagnia.
Ha un "chambre d'hôtes" è le chiediamo quanto deve avere.
Lei si schernisce e ci fa auguri e saluti.
Con persone così il pellegrino non ha neanche bisogno di chiedere.
Scrivi commento